Scopriamo assieme le differenze tra Magento 2 e Magento 1, a pochi giorni dal rilascio della nuova versione. Molte funzioni già presenti sono state raffinate, mentre il codice sorgente è stato oggetto di un corposo intervento.
Attesa da mesi e mesi, a novembre è finalmente uscita la nuova versione di Magento. Si tratta di una versione completamente nuova, per la quale dopo un primo test abbiamo individuato 15 elementi molto interessanti. Prima di vederli tutti, ricordiamo che questa versione è stata oggetto di una riscrittura del codice sorgente e di un aggiornamento dei pattern utilizzati; per cui ci sarà da aspettare un pò prima di vedere sul mercato un numero di estensioni cosi notevoli come quelle disponibili attualmente per i rami della versione 1.
Dashboard
Il pannello di amministrazione è rimasto concettualmente uguale ma integra tutte le funzionalità di Html5 e Css3. Addio alle tabelle dunque, ma cambia qualcosa anche nella navigazione. Il menù è diventato laterale, spostato a sinistra, mentre la dashboard è rimasta invariata (salvo un aggiornamento di stile grafico):
Gli ordini
Le funzionalità di gestione ordine sono rimaste invariate, anche qui è cambiata la visualizzazione delle opzioni (menu a sinistra e tasti di gestione in alto). Chi si aspettava nuove funzioni di stampa/gestione ordini/ricevute fiscali, non è stato accontentato.. come prevedibile visto che all'estero non hanno le esigenze a volte maniacali del nostro sistema fiscale.
La scheda prodotto
Qui invece abbiamo delle novità. Le immagini possono esser caricate con un comodo sistema di drag-and-drop. Le dimensioni delle miniature sono impostabili da un file xml, operazione un pò delicata ma che qualsiasi designer potrà svolgere senza problemi. Le categorie sono selezionabili con un sistema di auto-complete, simile a quello usato in tanti sistemi di tag. Il layout grafico risulta più accurato anche nei dettagli, come la disposizione sulla stessa riga di quantità di pezzi disponibili e scelta di prodotto "disponibile / non disponibile" (finora tra i due campi c'erano diversi altri input da inserire e in fase di data entry potevano nascere risultati "schizofrenici" per qualche facile errore di inserimento).
Le categorie
Non è cambiato praticamente nulla. E' sparito nel tab "Category products" il flag pre-impostato sulla prima colonna, che suscitava -giustamente- diverse incomprensioni in chi si occupava di data entry, visto che di fatto escludeva di default dalla lista tutti i prodotti associabili.
Gli strumenti di marketing
Quest'area, nuova nel menu, farà la felicità degli esperti Seo che avranno parecchio da ottimizzare. E' stato infatti aggiunta la possibilità di creare url personalizzate.
Inoltre è stata raffinata la gestione di strumenti già presenti (come la newsletter) ed è stato aggiunto un valido sistema di generazione sitemap.
Tutto questo, unito all'area "report" di cui parleremo più sotto, rende il backend di Magento un valido strumento integrativo al classico Google Analytics. Attenzione ad impostare bene i permessi di gestione, lasciare quest'area in mano al cliente potrebbe esser questione molto delicata per via dell'url rewrite.
Gli strumenti per i designer
Una nuova area, "frontend apps", consente di associare widget ad apposite aree del sito, ad esempio ad una specifica categoria. Un pò come accade in Joomla con i moduli. Un'apps è in pratica l'unione tra i vecchi blocchi (rimasti come tali) e uno strumento che li mostri in un modo più semplice del solito snippet "{{block}}"
Oltre a questo strumento, Magento offre adesso anche la possibilità di gestire degli slider:
Sempre gradita la possibilità di cambiare design al proprio sito per un certo periodo di tempo, programmando in anticipo la pubblicazione della nuova veste grafica.
I reports
Parlavamo poco fa di strumenti per il marketing, torniamo sull'argomento aprendo il menu "reports".
Di sicuro interesse l'area "abandoned carts", uno strumento prezioso per ricavare dati sul problema della dispersione degli utenti:
Analoga funzione è prevista per la verifica delle newsletter e dei relativi messaggi di errore, anche se per questioni giocoforza tecniche l'utilizzo di strumenti esterni continuerà ad essere preferito per tanti store.
Funzioni di configurazione
Il menu "system" è stato finalmente rivisto: quello finora presente era troppo lungo e dispersivo, considerando poi che l'ultimissima voce "configuration" apriva un ulteriore scheda di parametri fin troppo ricca, quasi caotica. Adesso la voce "stores" è diventata indipendente:
e il link "configuration" è più snello e navigabile, anche se le funzioni sono rimaste praticamente le stesse (del resto erano tutte molto utili). Il menu "system" vero e proprio presenta alcune migliorie, ad esempio nel sistema di backup:
e anche nella gestione dei profili di importazione/ esportazione:
qui sopra, la gestione degli errori in fase di check di file di importazione; di seguito invece uno screenshot dell'esportazione:
Davvero enorme la quantità di filtri a disposizione
Il codice sorgente
Riguardo le novità sul codice sorgente, parleremo in futuro, perché sono davvero tante. Ci limitiamo a ricordare che si tratta di una riscrittura di molte parti di codice, nonchè di nuovi pattern. Ora si ragiona "alla Symfony", i sorgenti sono spostati ora sulla cartella "vendor" (c'è composer), è stata eliminata la cartella "skin". La struttura è organizzata in moduli, per cui non c'è più la cartella "app/design/frontend" con i vari template, ma ogni .phtml si trova dentro il proprio modulo.
Per intenderci, ciò che era
app/design/frontend/base/default/template/catalog/navigation/left.phtml
ora è
vendor/magento/module-catalog/view/frontend/templates/navigation/left.phtml
mentre ogni controller richiama un metodo execute(). In sintesi: benvenuto Magento2, ma con molta calma.